Descrizione
La piccola Lucia si avventura nel giardino, di nascosto, stringendo a sé la sua bambola. Tiene in mano un piatto pieno di latte, per offrirlo ad un gatto, nonostante il divieto dei genitori. Delusione e un imprevisto dolore l’attendono. Poi eccola raccontare la sua vita, dall’infanzia, con un padre mite e svagato e una madre nevrotica, all’adolescenza inquieta, al matrimonio, alla nascita di un figlio, a nuove irrequietezze. Quel gatto non è stato però dimenticato. Un’intera esistenza può essere narrata come nei grandi romanzi dell’Ottocento? No, neppure da chi l’ha vissuta. I ricordi sono fugaci e la memoria è intermittente. La storia di Lucia si snoda in frammenti, come un lungo mormorio, dove tra amori, amarezze e momentanee gioie si ripresenta, sempre desiderato e sempre inseguito, il Gatto, simbolo di affascinante impostura e pretesa indipendenza.
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